Sta girando una terribile epidemia.
Si diffonde senza contatto, attraverso parole, gesti, idee; a volte basta guardarla.
Si contagia anche via internet, specie attraverso gli a-social.
È una malattia che avvelena il cuore e gli fa perdere le virtù.
La persona diventa vittima di sé stesso, si usa dire che è “in preda alla rabbia”.
Ci sono gli antidoti, ma costano molto. Anche quando passa, lascia i segni.
A me questa epidemia fa paura, conosco brutte storie.
(Disegno di Giulio)
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