Arte vs scienza


Lo stile Amotion rientra tra quelle forme di attività per cui non è possibile determinare un’esatta, matematica, formulazione: risulta essere quindi piuttosto un’arte.

Un’arte diretta al cambiamento dello stato attuale, del presente.

Un’arte che si esplica mediante il contatto e il cui scopo è quello di generare l’ascolto.

Poichè dall’ascolto può nascere la nostra consapevolezza.
Ed è proprio la consapevolezza il motore capace di indurre il cambiamento.

L’ arte necessita di due doti ben distinte e contrapposte:
la disciplina e la passione.

La disciplina di amotion si fonda sui seguenti pilastri:

• distinzione tra ascolto ed azione
• movimenti lenti o ritmici cioè prevedibili dal ricevente
• distinzione tra paura fisica e paura emotiva
• percezione del livello di paura fisica
• gestione dell’attesa ( del vuoto di azione di Tori in attesa dell’azione di Uke)
• gestione della transizione

L’ arte ha luogo quando questi elementi divengono flusso spontaneo e non sono più una ricerca intenzionale.
E’ l’arte del contatto appropriato ad ogni singola persona in quel preciso determinato momento.

Sappiamo che una scienza deve essere dimostrata.
Al contrario l’arte deve essere sentita.

La scienza necessita di un processo cognitivo, di una sequenza di deduzioni logiche.
E’ un lavoro della mente, faticoso e complesso.
Quando invece ci occupiamo di arte, mettiamo in moto i nostri sensi.

Se una persona vuole intraprendere una carriera artistica, dovrà certamente partire dall’impegno, ma poi le sarà necessaria quell’apertura mentale per superare l’approccio cognitivo ed elevarsi al di sopra e al di fuori di esso. Dovrà saper cogliere ciò che cognitivo non è, ciò che appartiene ai sensi e che non si può comunicare se non in funzione del contesto.
L’arte non si può ridurre a regole o a formule: per la sua stessa natura essa coinvolge una combinazione di sensi talmente articolata che risulta impossibile descriverla.

Il quesito di Newton riguarda un problema di semplicissima descrizione, la caduta di una palla lanciata nell’aria, la cui soluzione matematica si calcola per approssimazioni successive.

Tutti i tiratori d’arco possono far centro anche senza sapere calcolare la traiettoria della freccia: vi possono riuscire solamente affidandosi al proprio istinto e al proprio intuito.

Al momento attuale non esiste un rimedio efficace e definitivo al dolore lombare: la scienza non ha ancora trovato una cura che ci garantisca la guarigione e nemmeno l’arte può prometterci il successo.

Il vantaggio è che l’arte non necessita di prove scientifiche. Chi la pratica ci mette impegno, talento, sensibilità, cura, amore e così la magìa accade. Chi sente questa magìa percepisce l’arte e spesso non ha bisogno di capirne gli ingredienti.

Potremmo allora ricordarci delle parole di Leonardo da Vinci laddove afferma che:

” L’arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.”

Arte e scienza non molto distanti tra loro quindi, bensì due facce della stessa medaglia.

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